LEADER è l’acronimo di Liaison Entre Actions de Dèveloppement de l`Economie Rurale (collegamento tra azioni di sviluppo dell'economia rurale).
Nato nel 1989, è stato realizzato come Programma di Iniziativa Comunitaria nei periodi 1989-1993 (Leader I), 1994-1999 (Leader II), 2000-2006 (Leader +) e 2007-2013 (Asse IV).
Oggi trova attuazione nella misura 19 del PSR Lazio 2014-2020, il cui bando è finalizzato a selezionare Piani di Sviluppo Locale predisposti e presentati dai Gruppi di Azione Locale; questi ultimi sono l'espressione di partenariati pubblico-privati che operano secondo l’approccio Leader.
Lo sviluppo locale Leader è:
• concentrato su territori subregionali specifici, classificati come aree rurali C e D più le aree B incluse in piani di sviluppo locale finanziati nell’ambito della precedente programmazione Leader 2007/2013, con popolazione non inferiore a 10.000 abitanti né superiore a 150.000 abitanti, comprendente integralmente i territori di più Comuni contigui che partecipano in qualità di soci al Gruppo di Azione Locale (GAL);
• gestito da gruppi d'azione locali (GAL) composti da rappresentanti degli interessi socioeconomici locali sia pubblici che privati nei quali, a livello decisionale (Consiglio di Amministrazione composto da massimo cinque componenti), né l’insieme dei soggetti pubblici né alcun singolo gruppo di interesse privato rappresentano più del 49 % degli aventi diritto al voto;
• attuato attraverso strategie territoriali di sviluppo locale integrate e multisettoriali, intese come un insieme coerente di operazioni rispondenti a obiettivi e bisogni locali che contribuiscono alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e concepito ed eseguito da un gruppo di azione locale (GAL) attraverso un Piano di Sviluppo Locale (PSL);
• concepito tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità locali e comprendente elementi innovativi nel contesto locale, attività di creazione di reti e, se del caso, di cooperazione.